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Cure mediche, grido di allarme dei pazienti non Covid 19

Oculista

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Da più parti siamo stati invitati a parlare delle esigenze dei cosiddetti malati non Covid 19. Molte persone ci hanno segnalato che a causa del coronavirus tutte le cure mediche, visite specialistiche, esamie controlli strumentali sono state sospese. Molti, dunque, uomini e donne che si sono trovati in difficoltà malgrado avessero prenotato per tempo visiti specialistiche o esami di controllo. Su tale tematica molto delicata abbiamo intervistato il vertice delle Uecoop, l’Unione europea delle cooperative. A gran voce si richiede un cambio di rottaper tutelare il diritto alla salute anche di chi non ha contratto il Covid 19.

Cure mediche, sbloccare l’assistenza medica non Covid 19

“Vanno sbloccate e fatte ripartire a pieno ritmo tutte le terapie mediche. Per quel 54% di italiani che con l’emergenza coronavirus ha dovuto rinunciare, sospendere o posticipare visite, cure e trattamenti non legati alla pandemia”. È quanto emerge dall’indagine Uecoop/Ixè in riferimento all’avvio della Fase 2. Dopo che la guerra al virus ha assorbito la maggior parte delle risorse e del personale medico e infermieristico pubblico e privato. Secondo l’Unione europea delle cooperative l’esigenza di convogliare tutte le forze contro il Covid-19 ha di fatto congelato le prestazioni non considerate di estrema urgenza. Ma necessarie soprattutto ai soggetti più deboli, dagli anziani ai disabili. “Senza considerare i timori – evidenzia Uecoop – a presentarsi in ambulatori e ospedali in caso di sintomi e dolori. Tanto che è triplicata la mortalità per infarto in Italia rispetto allo scorso anno secondo uno studio condotto dalla Società Italiana di Cardiologia (SIC)”.

Necessario riorganizzare il welfare

“Inoltre le limitazioni agli spostamenti e il distanziamento hanno condizionato lo svolgimento di esami, visite e terapie che – sottolinea Uecoop – con la Fase 2 è necessario far ripartire in sicurezza. Per recuperare il tempo perduto sul fronte delle cure e della prevenzione per le patologie più diverse, da quelle osseo muscolari alle cardio circolatorie. Uno scenario – conclude Uecoop – che impone di organizzare un sistema di welfare in grado di rispondere alla domanda di assistenza e servizi delle famiglie italiane. Potenziando la collaborazione fra il settore pubblico e quello privato per fare fronte anche a potenziali emergenze. Che possano mettere sotto stress l’intero sistema sanitario e minacciarne efficienza e funzionalità”.

Cure mediche, grido di allarme dei pazienti non Covid 19 ultima modifica: 2020-05-16T09:39:40+02:00 da Stefano Venditti

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