Campobasso e il Molise perdono un altro pezzo della loro storia. E’ scomparso il Maestro Pasquale Cristoforo, docente di percussioni al Conservatorio Lorenzo Perosi. Un professionista della musica con un curriculum eccezionale sia come musicista sia come docente. Un altro uomo di cultura e di musica, dunque, ha lasciato all’improvviso la sua città natale, i suoi allievi, le persone a lui più care. Una notizia che ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano. Una brutta notizia giunta troppo presto, Cristoforo aveva solo 61 anni, che ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi amici più cari.
Pasquale Cristoforo, il mio primo incontro con lui
Un giornalista non deve mai farsi coinvolgere in prima persona dalle notizie che scrive. Ma oggi per me è difficile essere professionale ed essere distaccato da quanto scrivo. Il perché? Perché debbo salutare un amico, un amico con la a maiuscola, e purtroppo lo devo fare da lontano. Incontrai Cristoforo Pasquale alcuni anni fa a Gambatesa. Ci conoscemmo nell’ambito del Festival della Canzone Dialettale. Entrambi eravamo membri della Giuria tecnica che doveva eleggere i miglior brani che si dovevano aggiudicarsi il podio finale. Subito entrammo in sintonia e trascorremmo tre serate meravigliose all’insegna della musica in squisita compagnia. Trovammo subito una intesa amichevole che al termine della rassegna canora ci scambiammo i numeri di telefono, promettendoci di risentirci al più presto. E così fu.
Pasquale Cristoforo e la sua amicizia preziosa
Di Cristoforo mi colpì subito la sua competenza e professionalità musicale. Caratteristiche queste che, però, non lo rendevano antipatico, anzi. Pasquale era la gioia in persona, l’allegria in carne ed ossa. Un bambino con gli occhi sorridenti e con un viso sincero nel corpo di un adulto che sapeva cosa faceva e dove voleva arrivare. La musica era la sua vita e di musica abbiamo sempre parlato, da parte mia anche scritto, soprattutto delle soddisfazioni che i suoi allievi gli regalavano giorno dopo giorno. Ricordo ancora con molto piacere le visite fatte insieme alla sede del Conservatorio Perosi e il privilegio che mi concedesti nel poter presenziare ad alcune tue lezioni e prove per vari concorsi. Ci sentivamo spesso e tu mi davi sempre buone notizie che, poi, si trasformavano in articoli che tu poi raccogliervi nella tua personale rassegna stampa.
Pasquale Cristoforo e la sua energia
Cristoforo era un polo positivo di energia. Proprio per questo motivo, dopo qualche anno dal nostro primo incontro, lo coinvolsi in prima persona nella registrazione di una trasmissione televisiva che organizzai e che dedicai alla città di Campobasso. Cristoforo e i suoi allievi furono tra gli ospiti d’onore. Si esibirono in una performance eccezionale eseguita nel cuore del centro storico davanti la sede della Soprintendenza alle Belle Arti. Tutti i presenti e la troupe al mio seguito rimasero a bocca aperta per la bravura degli interpreti e per la maestria con cui Pasquale introdusse l’intermezzo musicale.
Un amico di altri tempi
Quando un amico vero ti lascia così all’improvviso è triste, molto triste. Ultimamente ci sentivamo via whatsup visto il mio trasferimento in Emilia Romagna. Gli argomenti delle nostre conversazioni erano bene o male sempre gli stessi. Anzi! Nell’ultimo periodo parlavamo molto delle nostre rispettive famiglie e tu in particolar modo eri fiero di essere diventato nonno. Mi mancherai tantissimo sia come musicista, sia come professionista, sia come uomo di cultura, ma soprattutto come amico cordiale e sincero. Al tuo fianco tutto era positivo, eri il miglior talismano contro la noia e la negatività di questo mondo moderno. Ti saluto e ti abbraccio con tutto il cuore e mi auguro che ora la tua musica possa rallegrare gli angeli tra le nuvole. Ciao Cristoforo, veglia sulla tua famiglia e sui tuoi cari
