Strisce pedonali sicure, a regola d’arte
Nell’ambito della mobilità sostenibile, particolare rilevanza assume l’educazione ad una corretto utilizzo degli spazi e delle infrastrutture urbane destinate alla mobilità, quando rivolta a bambini e ragazzi in età scolare; quest’ultimi, chiamati quotidianamente a muoversi a piedi nelle aree limitrofe ai plessi scolastici, sono maggiormente esposti a rischi. La street-art si inserisce in questo progetto come una modalità di intervento dalle forti potenzialità funzionali, estetiche e sociali. Grazie al sostegno del Comune di Campobasso, tre artiste dell’Associazione Malatesta, da un’idea dell’assessore Simone Cretella, sono intervenute su quattro attraversamenti pedonali: via S. Antonio dei Lazzari (Istituto Colozza), via Friuli (Istituto Jovine), via Leopardi (Istituto Don Milani) e via Berlinguer (Istituto D’Ovidio). L’intento é di rendere più attrattivi i passaggi pedonali ai bambini e con l’obiettivo di evidenziare la segnaletica orizzontale, nell’ottica di sensibilizzare gli automobilisti sul tema della sicurezza stradale.
Artiste: Ivana Volpe, Claudia Romagnoli, Kamilla Lucarelli
Il progetto pedonale
Un progetto per la città, realizzato nel pieno rispetto delle leggi vigenti, che ha visto le artiste accettare la sfida e cimentarsi su superfici orizzontali. Con l’utilizzo di vernici spartitraffico, che fanno sperare in una buona durata dell’intervento pittorico. Contraddistinte da stili pittorici diversi, le quattro opere comunicano tra loro, creando una continuità e un’unione concettuale. I macro-temi: accoglienza, armonia, leggerezza, vivacità. Così, le opere vanno a formare un crescendo di sensazioni. L’attenzione dell’Associazione Malatesta verso i temi di ripristino ed estetica urbana, assieme a quelli di sicurezza e mobilità, cerca di essere costante. L’esperimento mira ad ampliarsi, se le possibilità cresceranno, nella prospettiva di un’ottica cittadina sempre più attenta al ripristino urbano in tutte le sue forme, come fondamento della qualità della vita quotidiana.