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INTERVISTE STORIE

Scienziato campobassano studia l’evolversi del Covid 19

Andrea Palladino Frac

L’intera comunità mondiale di scienziati sta lavorando alacremente per trovare una soluzione all’epidemia da coronavirus. In questa fase altamente delicata è altrettanto fondamentale ricevere e diffondere informazioni puntuali, scientifiche e basate su verità assolute. In tale ambito si sta muovendo uno scienziato campobassano, Andrea Palladino, trapiantato in Germania che, insieme ad un team di amici e colleghi, ha avviato un monitoraggio statistico proprio sul Covid 19. Un progetto d’informazione scientifica messo a disposizione di tutta la comunità mondiale a titolo completamente gratuito

Scienziato, la storia di un figlio illustre di Campobasso

Andrea lascia la città natale per dar vita al suo percorso universitario. Via da Campobasso con un po’ di tristezza nel cuore dovendo lasciare la famiglia, gli amici. Ma il destino aveva in serbo una grande sorpresa. A L’Aquila, infatti, nel 2010 ha conosciuto quella che poi è diventata sua moglie. Adesso sono anche genitori di un meraviglioso bambino di un anno e mezzo. “Mi occupo di astrofisica delle particelle, in particolare di neutrini. I neutrini sono particelle neutre, molto piccole e molto leggere, che ci forniscono informazioni sui processi che avvengono nell’universo. Oggi conosciamo molto bene il modo in cui funziona il Sole grazie ai neutrini. Grazie ai quali è possibile ricostruire i processi di fusione nucleare che avvengono nel Sole. Al DESY stiamo cercando di utilizzare i neutrini per studiare oggetti molto lontani che si trovano al di fuori della via Lattea, come i quasar”. 

Panoramica Della Collina Monforte

Scienziato, un cuore da musicista con una mente di uomo di scienza

Fino ai 20 anni Andrea Palladino ha studiato musica e nel 2006 si è diplomato in pianoforte presso il “L.Perosi” di Campobasso. Dopo un anno in Germania, presso la Hochschule fur Musik di Hannover nel 2008 si è iscritto alla facoltà di Fisica dell’Università de L’Aquila. Si è laureato nel 2014 con 110 e lode ed ho proseguito con il Dottorato di Ricerca in Fisica delle Astroparticelle al Gran Sasso Science Institute. Dove si è Dottorato ad Ottobre 2017 col massimo punteggio e la lode. Al momento lavora presso un centro di ricerca tedesco chiamato Deutsches Elektronen-SYnchrotron (DESY) nell’ambito dell’Astrofisica, a mezz’ora da Berlino.  Dal 1° Settembre lascerà il campo della ricerca puramente accademica e inizierà un nuovo lavoro nell’ambito dell’intelligenza artificiale, sempre a Berlino, presso l’azienda Apheris. Il campo dell’intelligenza artificiale e del cosiddetto Machine Learning è molto attivo in Germania ed offre numerose opportunità al momento. 

Scienziato - Andrea Palladino

Scienziato, il trasferimento in Germania

“Quando ho iniziato l’ultimo anno di Dottorato sono stato contattato dall’attuale leader del mio team, che mi ha proposto un contratto di lavoro 9 mesi. Fino a quel momento in Italia brancolavo nel buio. Ero iscritto nella terza fascia per fare supplenze presso le scuole superiori, ma l’unica offerta che avevo ricevuto riguardava una supplenza di poche settimane presso un Istituto carcerario. Ho accettato la proposta tedesca dopo pochi giorni. Quando è scoppiata l’epidemia in Italia ho provato a rifare le analisi da solo, scaricando i dati dal sito ufficiale della protezione civile. Avevo l’impressione che si stesse sottovalutando la questione e non ero d’accordo con le previsioni che venivano rilasciate dalle fonti di comunicazione ufficiale, le quali prevedevano il picco dell’epidemia di lì a pochi giorni. Ho scritto un codice in Python per analizzare i dati e fare previsioni, basandomi su un modello ben noto in epidemiologia, chiamato SIR”.

Scienziato - Stelle

La creazione del modello statistico

“Nei giorni successivi come scienziato ho raffinato questo modello, inserendo altre condizioni ed altre equazioni. Per tener conto di effetti di quarantena, della possibile presenza di pazienti asintomatici, del tasso di mortalità. Su Linkedin ho visto che due ragazzi di Milano stavano facendo un lavoro simile ed abbiamo deciso di unire le forze. In pochi giorni il gruppo si è ingrandito e un imprenditore marchigiano si è interessato al progetto ed ha coordinato la situazione, fino al lancio del sito Internet. È un progetto fatto a titolo gratuito. Vogliamo informare correttamente la gente dei rischi a cui stiamo andando incontro. Ho un Dottorato in Fisica. Più di qualcuno su Facebook mi ha scritto dicendomi: “ma tu non sei un medico, come puoi fare queste previsioni ?”. In realtà i medici non fanno queste cose! Sono i matematici a studiare i modelli epidemiologici, poiché noi abbiamo tutti gli strumenti per farlo”.

Scienziato - Coronavirus Domande
foto punto di domanda

La diffusione del virus e la corretta informazione

“L’espansione di un virus non è molto diversa da altri processi diffusivi che vengono studiati in Fisica. Il modello base prevede l’utilizzo di 3 equazioni differenziali ordinarie, studiate già durante il 2° anno di Università. Il progetto è nato per porre fine alla confusione che regnava ad inizio Marzo. Noi Fisici abbiamo ben chiaro il concetto di funzione esponenziale. Al contrario questo concetto risulta estraneo a persone che non lavorano con i numeri. All’inizio dell’epidemia ho chiesto a diverse persone di rispondere a bruciapelo a questo domanda. Supponiamo che all’inizio ci sia soltanto 1 persona infetta. Ogni persona ne contagia un’altra, quindi dopo un giorno avremo 2 contagiati, dopo due giorni 4, poi 8. Quanti giorni sono necessari per contagiare tutti gli abitanti dell’Italia ? La maggior parte mi rispondeva qualche mese, metà anno, un anno. La risposta esatta è 26 giorni, meno di 4 settimane”.

Scienziato - Coronavirus Cinese
foto coronavirus cinese

L’utilità di uno studio di una equipe di scienziati italiani

“Monitoriamo i dati e forniamo previsioni tutti i giorni. Nell’ultima settimana le previsioni si sono stabilizzate ed indicano un probabile picco di contagi nella seconda settimana di Aprile. Con circa 90.000 persone infette nel giorno del picco. Questo numero è troppo alto, perché significherebbe che 9000 persone avrebbero bisogno della terapia intensiva. L’Italia ha solo 5000 posti, per cui bisogna fare di tutto per migliorare la situazione, stando a casa il più possibile. Forniamo anche una mappa interattiva in cui è possibile visualizzare il livello di saturazione dei posti in terapia intensiva, utilizzando i dati della protezione civile. Vogliamo fornire previsioni affidabili, per scongiurare un possibile collasso del sistema sanitario nazionale. Vogliamo informare nella maniera corretta, senza nascondere i possibili scenari a cui stiamo andando incontro. Ad inizio Marzo l’epidemia è stata accolta con troppo ottimismo. Ora la situazione è cambiata e stiamo pagando le conseguenze di scelte iniziali sbagliate”. 

 Corsia Ospedale
immagine corsia ospedale
Scienziato campobassano studia l’evolversi del Covid 19 ultima modifica: 2020-03-24T10:08:15+01:00 da Stefano Venditti

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