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EDIFICI STORICI MONUMENTI

La storia che si cela dietro un palazzo

immagine di Gino Calabrese (1)

Oggi vogliamo portarvi mano in un tour un po’ speciale. Un viaggio alla scoperta di un palazzo, anzi di più palazzi storici di Campobasso. Lo faremo grazie agli amici dell’Associazione Centro Storico e del loro sito internet. Il sito www.centrostoricocb.it, infatti, è fonte ispiratore per la realizzazione di questo percorso storico-architettonico. Grazie alle informazioni contenute nel sito www.centrostoricocb.it possiamo offrire a tutti in ostri lettori un qualcosa di diverso e di accattivante. Ora non vi resta che comprare una piantina di Campobasso e visitare gli edifici storici sotto elencati

Palazzo Japoce

Costruito tra il XVII ed il XVIII secolo è stato la residenza dei Baroni Japoce. Da poco restaurato conserva l’originale portale in pietra abbellito con foglie d’acanto poste a distanza regolare. Attualmente è di proprietà della Soprintendenza ai Beni Archeologici, Architettonici e Storici del Molise.

Palazzo - Palazzo Japoce
foto archivio www.centrostoricocb.it

Palazzo Mazzarotta

Appartenuto alla famiglia Mazzarotta presenta ancora sul portale lo stemma raffigurante un’imbarcazione in mare agitato ed una stella a dodici punte. Sede, negli anni ’70, dell’Archivio di Stato, attualmente ospita il Museo Sannitico.

Palazzo - Palazzo Mazzarotta
foto archivio www.centrostoricocb.it

Palazzo del Regio Tribunale

In via Ziccardi si trova un palazzo costruito nella seconda metà del XVIII secolo utilizzato come Regio Tribunale Civile e Penale. Nei piani interrati di questa costruzione c’è un piccolo carcere utilizzato per recludere gli imputati in attesa di giudizio. I condannati erano poi trasferiti nel carcere di Lucera. Il locale è costituito da un piano seminterrato e da un altro sotterraneo.  Il primo era probabilmente utilizzato dai gendarmi ed era in comunicazione con l’ambiente sottostante attraverso una ripida scala ed una botola.  Il piano più in basso, invece, è composto da due stanzoni privi di luce; ogni stanza è collegata con l’ambiente sovrastante attraverso una botola nel soffitto.  Lungo le pareti sono ancora visibili delle nicchie scavate nella roccia ed utilizzate probabilmente come celle.

Palazzo - Ex Tribunale
foto archivio www.centrostoricocb.it

Palazzo Cannavina

Il palazzo presenta un imponente portale baroccheggiante. Al di sopra di esso si trova uno stemma formato da due leoni rampanti e poggianti su tre colli ed in mezzo ad essi si nota una pianta di pino. Lo stemma è sormontato da una corona marchesale. Lo stabile appartenne prima ai Duchi di Ielsi, feudatari di Campobasso, in seguito, dal 1783 alla famiglia Salottolo ed infine alla famiglia Cannavina.

Palazzo - Palazzo Cannavina
foto archivio www.centrostoricocb.it

Prefettura

Il palazzo del Governo di Campobasso, che occupa il sito dell’antico convento delle Carmelitane, fu innalzato tra il 1861 il 1884, su progetto dell’architetto Capocci. L’Amministrazione provinciale, che sostenne le spese di costruzione vi ebbe la propria sede per un certo periodo, ma nel corso degli anni l’edificio ospitò anche altri enti tra i quali le carceri della città. Il complesso si sviluppa su due piani e presenta una pianta quadrata con due cortili. All’interno uno dei saloni di rappresentanza è decorato con affreschi a grottesche di notevole interesse, sottoposti a restauro all’inizio degli anni ottanta. Tra i personaggi illustri che soggiornarono nel palazzo si ricordano il re Vittorio Emanuele III con la regina Elena e il principe Emanuele Filiberto d’Aosta. Alcuni ambienti del pian terreno sono attualmente occupati dal Circolo Sannitico.

Palazzo - Prefettura
foto archivio www.centrostoricocb.it

Banca d’Italia

Su Piazza Pepe, lungo via Mazzini, si trova il Palazzo della Banca d’Italia. Inaugurato nel 1925 si presenta come una costruzione di ispirazione neoclassica a quattro piani. Dopo una breve scalinata si accede al salone pubblico, un ampio locale arredato in stile liberty, con colorate vetrate a mosaico e abbellito da sette tele a lunetta, opera di tre artisti molisani.

Palazzo Banca Italia
foto archivio www.centrostoricocb.it

Palazzo San Giorgio

La costruzione (1874-1876) ad opera dell’architetto Gherardo Rege, sorge sull’area occupata dal convento dei Celestini. Il palazzo si trova in Piazza Vittorio Emanuele II ed ospita il Municipio. Il prospetto offre un porticato interrotto. Al centro da due colonne di ordine ionico, che poggiano su due basamenti che sorreggono una balconata. Ai lati vi sono due lapidi murate che ricordano i nomi dei caduti nella guerra 1915-18. Sul lato destro è incorporata la chiesa della Madonna della Libera. Sotto il portico e nell’atrio vi sono tre lapidi. Una ricorda Amedeo VI. Il Conte Verde, morto di peste nel 1383 nel castello della frazione di Santo Stefano. Un’altra per i martiri del 1799. L’altra ancora per Giuseppe Albino tenente ad Adua dove cadde valorosamente nel 1892. Decorato con medaglia d’oro al valor militare. Con l’occupazione tedesca il Municipio fu incendiato. La facciata rimase intatta, ma i locali interni subirono danni.  

 Palazzo San Giorgio
foto archivio www.centrostoricocb.it

Palazzo di Giustizia

La costruzione iniziò nel 1930 ed inaugurata nel 1936. La struttura, che rispecchia pienamente lo stile del ventennio, si presenta come una costruzione solida dai canoni classici, in pietra e cemento. Sul portone di legno dell’ingresso originario, in via Antonio Nobile, è inciso il motto “Dura lex sed lex”. Nella parte alta della facciata che dà su Piazza Vittorio Emanuele II è scolpita la scritta IVSTITIA, mentre su una rampa di ingresso in pietra è scolpita la giustizia rappresentata da una donna che brandisce una spada.

 Giustizia
foto archivio www.centrostoricocb.it

Palazzo Magno

Costruito nella seconda metà del XIX secolo come residenza estiva della famiglia napoletana dei De Tilla, nel 1902 divenne proprietà di Mercurio Magno; nel 1936 fu acquistato dalla Provincia. Tra il 1937 e il 1938 il palazzo fu ampliato e sopraelevato. Durante il conflitto mondiale, invece, la struttura fu requisita dagli alleati. Negli anni sessanta la costruzione venne ristrutturata e ulteriormente ampliata diventando così la sede ufficiale della Provincia di Campobasso. Al suo interno sono conservati alcuni reperti storici, tra cui divise militari ed armi appartenute a Gabriele Pepe, ed alcune opere d’arte tra le quali il dipinto del 1592 “La pace tra Crociati e Trinitari” di Gianmaria Felice ed altre tele di Amedeo Trivisonno

 Magno

foto archivio www.centrostoricocb.it

Convitto “Mario Pagano”

Lungo via Mazzini, circondato da un giardino con aiuole erbose e maestosi alberi come la sequoia gigante, il tasso,il cedro e la Ginkgo biloba, si trova il Convitto Nazionale “Mario Pagano”. È un’imponente costruzione con il prospetto di 61 m., a tre piani. Già dal 1340 al suo posto sorgeva il convento di San Francesco della Scarpa. Pesantemente danneggiato dal terremoto del 1805, fu ristrutturato dall’architetto Bernardino Musenga e nel 1817 divenne sede del Real Collegio Sannitico. Da ammirare al suo interno è l’Aula Magna che contiene numerosi dipinti dell’artista Romeo Musa.  

 Convitto
foto archivio www.centrostoricocb.it
La storia che si cela dietro un palazzo ultima modifica: 2019-10-29T09:54:08+01:00 da Stefano Venditti

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