Campobasso, il nostro piccolo capoluogo, ha davvero tanta storia da raccontare. Seppur così piccolo rispetto ad altri capoluoghi italiani, è riuscito da sempre a mantenersi vivo grazie a spettacoli, cerimonie ed eventi di ogni tipo. Tra le varie ricorrenze, celebre è certamente quella in onore di San Giorgio, patrono di Campobasso, che cade il 23 aprile. Come ben sappiamo però, anche quest’anno non ci è possibile assistere al culto di questa figura tanto importante per il nostro capoluogo; proveremo dunque a renderne omaggio e a ricordarne il suo valore simbolico e religioso, ripercorrendo insieme la sua storia ed il suo legame con Campobasso.
Chi era San Giorgio?
Egli nacque in Cappadocia intorno al 280 d.C., da una nobile famiglia cristiana. In seguito alla morte del padre si trasferì in Palestina, arruolandosi nell’esercito dell’imperatore romano Diocleziano. Quando però, nel 303 d.C., quest’ultimo emanò l’editto di persecuzione contro i cristiani, Giorgio confermò fermamente la propria fede, andando incontro a numerose torture. Successivamente venne condannato a morte dall’imperatore, dopo aver cercato invano di convertirlo.
Leggenda di San Giorgio e il drago
Sono diverse le leggende legate al nome del Santo, ma la più famosa è certamente quella di San Giorgio e il drago. Secondo questa leggenda, nel fondo di un lago della città di Silena, in Libia, viveva un drago terrificante e insaziabile; per cercare di allontanarlo venivano sacrificate ogni giorno tante giovani vittime. Quando la sorte scelse la figlia del re locale, il giovane cavaliere Giorgio liberò la fanciulla, uccidendo il drago con un colpo di lancia. E’ proprio in seguito a questo evento che spesso troviamo raffigurato il Santo in sella al suo cavallo, intento ad uccidere il drago.
San Giorgio patrono di Campobasso
Secondo la tradizione, intorno al 1200, era in corso un conflitto tra Campobasso ed alcuni paesi limitrofi che cercavano di distruggere la città; i cittadini, ormai stremati, decisero di riunirsi in preghiera ed invocare l’aiuto di San Giorgio, che riuscì a porre fine alle ostilità riportando la pace. Il Santo venne allora proclamato patrono della città il 16 aprile 1661, con la bolla del Vescovo di Bojano Celestino Bruno, conservata attualmente nell’archivio della Cattedrale di Campobasso.
Il culto
Al patrono della città è dedicata la chiesa di San Giorgio, la più antica di Campobasso. Situata nelle vicinanze del castello Monforte, ci permette di godere di un ampio panorama e di ammirare tutta la città nel suo splendore. Proprio in questa chiesa, il 23 aprile si celebra la Santa Messa in suo onore; segue poi la processione per le vie principali della città, con sosta alla loggia del Palazzo san Giorgio, dove avviene la solenne benedizione.
Il culto di San Giorgio è assai diffuso in tutto il mondo cristiano e in Italia è patrono di oltre cento comuni.
Bellissimo.
Campobasso è bellissima!